03/03/14

Al-manākh

Almanacco

1804 Muore a Venezia il pittore Giandomenico Tiepolo, figlio di Giambattista. Nato nel 1727, a 13 anni entra nella bottega del padre e a soli 19 anni gli viene affidato l’incarico di dipingere le Stazioni della Via Crucis nella chiesa di San Polo.
1847 Nasce a Edimburgo Alexander Graham Bell. Il suo nome è legato al brevetto numero 174.465 che deposita il 17 marzo 1876 per proteggere “il metodo e l'apparato per trasmettere la voce od altri suoni per mezzo di ondulazioni elettriche”, il telefono. In realtà, l’italiano Antonio Meucci lo aveva invenatato prima di lui
1878 Con la firma del trattato di Santo Stefano, che conclude la Guerra Russo-Turca, la Bulgaria ottiene l’indipendenza dall’Impero Ottomano. I bulgari si erano sollevati nel 1876 contro la dominazione ottomana e avevano ottenuto il sostegno dell’Impero Russo.
1942 Muore Amedeo di Savoia. Nato nel 1898, all’entrata in guerra dell’Italia nella prima Guerra Mondiale si arruola volontario, guadagnandosi sul Carso il grado di tenente. Nel 1932, entra nella Regia Aeronautica e parte per l’Africa.
1943 Nasce a Castel Boglione Enzo Bianchi, religioso e scrittore, fondatore della Comunità monastica di Bose. Nata nel 1965 in provincia di Biella, la comunità raccoglie monaci di entrambi i sessi e di diverse confessioni religiose ed è tuttora un esempio di dialogo religioso perfettamente riuscito.
1964 Felice Ippolito, direttore del Comitato Nazionale per l’Energia Nucleare, è arrestato per presunte irregolarità amministrative. A capo dell’Ente dal 1960, aveva avviato diversi progetti di sviluppo del nucleare in Italia

Compleanni:  1831 George Pullman (inventore del vagone letto e dell'autobus), 1920 James Doohan (attore serie tv "Star Trek"), 1938 Bruno Bozzetto (disegnatore), 1940 Tomas Milian (attore "Squadra Antitruffa"), 1947 Jennifer Warnes (cantante "Up where we belong"con Joe Cocker), 1948 Isabella Bossi Fedrigotti (giornalista)

Santo: Santa Teresa Eustochio vergine
Proverbio: Anche il facile divien difficile quando si fa di malavoglia

Storiella: C’era una volta un re malato di malinconia: diceva d’avere già i piedi nella fossa, chiedeva aiuto, e prometteva metà del suo regno a chi gli avesse portato la felicità. Tutti i cortigiani erano in riunione notte e giorno, ma il rimedio non riuscivano a trovarlo. Fu chiamato anche il Vecchio della Montagna, il quale dichiarò: «Trovate un uomo felice. Toglietegli la camicia, infilatela al re, e il re troverà subito la felicità». Immediatamente partirono cercatori per ogni parte del regno. Fu suonata la tromba nelle città, nei paesi e nei villaggi, ma gli esseri felici non si fecero innanzi. Chi era povero in canna e soffriva d’astinenza, chi era ricco e sospirava per mal di denti o mal di ventre, chi aveva la moglie bisbetica e la suocera in convulsione, chi la stalla appestata, chi il pollaio in rovina... I cercatori tornarono tutti alla Corte, avviliti e delusi. Una sera il figlio del re uscì a passeggio e, davanti ad una capanna, che aveva il tetto di foglie e di fango, udì una voce sommessa: «Ti ringrazio, buon Dio! Ho lavorato, ho sudato, ho mangiato di buon appetito, ed ora mi riposerò tranquillo su questo letto di foglie. Grazie. Sono proprio felice!». Felice? Dunque c’era un uomo felice! Il giovane principe volò a palazzo. Chiamò le guardie e ordinò di andare a prendere immediatamente la camicia di quell’uomo felice. «Dategli quanto denaro vuole... Fatelo barone, conte, duca... principe, ma ceda la sua camicia». Corsero le guardie alla povera capanna. Offrirono al boscaiolo una fortuna. Macché! L’uomo felice era così povero che… non aveva neanche la camicia. (Da una novella di Lev Tolstoj)



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