Cerca, scartabella e consulta gli usi della cera nella storia sono stati davvero innumerevoli. Possiamo partire dal vecchio e caro Omero che già nel 700 a.C. (libro XII dell'Odiccesa) parla della cera quando Ulisse la usa per turare le orecchie dei suoi compagni di viaggio, perché non abbiano essere distratti, durante la navigazione, dal canto delle sirene. Dice Ulisse nel poema omerico: “con un' affilata lama di bronzo avevo tagliato un disco di cera a pezzetti e li stavo premendo tra le mani con forza. Per la forte pressione e il calore del sole la cera si ammorbidì e la spalmai sulle orecchie di tutti i miei compagni”.
Statua di cera |
Le cere sono infiammabili e l’uso forse più popolare della cera è quello per l’illuminazione. A differenza delle cere minerali la cere organiche come quella d’api non lasciano residui dopo la bruciatura. Pitture tombali egiziane eseguite tra il 1567 e il 1085 prima di Cristo mostrano due tipi di candele, una delle quali tenuta in mano da un sacerdote. L’uso per l’illuminazione si intreccia a quello rituale e liturgico. La chiesa Cattolica ne normò l’uso sin dal sinodo di Elvira (306 d.C.) e ribadì fino ai giorni nostri che dovessero essere di pura cera d’api. La cera entrò nella composizione di ordigni incendiari: durante la Prima Crociata, i Musulmani si difesero dai Cristiani, durante l’assedio di Gerusalemme (1099) con ordigni incendiari che prevedevano, insieme alla cera, pece, zolfo e stoppa. La sua modellabilità ha fatto sì che venisse usata fin da tempi antichissimi per la creazione di oggetti di culto: se ne hanno esempi in Egitto fin dalla prima dinastia (2830 prima di Cristo), ma anche un po’in tutte le culture native (Australia, Sud America). Prevede l’uso della cera la tecnica di scultura detta “a cera persa”, che fa la sua prima comparsa nell’età del bronzo per trovare la sua fioritura nell’arte greca e romana. Consiste nel creare un modello in cera su cui fare uno stampo d’argilla con due fori da cui far rifluire, scaldandola, la cera. Lo stampo verrà poi usato per colarvi del bronzo, o dell’ottone, o del rame o dell’oro. Questa tecnica venne usata in tutte le culture del mondo e ne sono esempi famosi i bronzi di Riace e le sculture di Benvenuto Cellini, che ne parla nel suo “Trattato della scultura”. frecciatornasu Lo stesso tipo di tecnica è usato in gioielleria e in ambito dentistico (protesi dentarie). La cera è stata usata in ambito scientifico per creare modelli anatomici, così come per ritrarre in modo realistico persone famose, come iniziò a fare Madame Tussaud (da cui prende il nome il Museo delle Cere di Londra). Pitture su encaustico, tavolette per la scrittura dall’Antico Egitto al Medio Evo, sigilli e adesivi , tintura di abiti, conservazione di cadaveri, testimoniano la incredibile varietà di usi della cera. L’uso universalmente diffuso della cera (che è inerte, impermeabile, liscia e lucida) come finitura e lucidatura (di legno, marmo, pietra, cuoio, tessuti e cesteria) sembrerebbe avere i suoi primi esempi riconoscibili fin dal Neolitico.